La mancanza di un sistema robotico per eseguire interventi chirurgici altamente complessi rappresenta attualmente una notevole limitazione.

La robotica è destinata a diventare il futuro della chirurgia in generale e continua a evolversi rapidamente, ampliando le sue applicazioni in molte procedure e specializzazioni che finora non ne avevano beneficiato.

L’integrazione di sistemi robotici nell’ambito delle procedure chirurgiche ha innalzato la qualità degli interventi urologici, garantendo un’incredibile precisione chirurgica. Pensate che siamo in grado di ottenere un ingrandimento fino a 15 volte delle strutture anatomiche, il che ci permette di preservare con successo le parti più delicate del corpo. Un esempio tangibile è la prostatectomia radicale, dove l’uso del robot ha notevolmente ridotto i rischi di incontinenza urinaria e impotenza.

La tecnologia robotica è ora applicata a una vasta gamma di interventi urologici, sia demolitivi (come la prostatectomia radicale con o senza linfoadenectomia, la nefrectomia radicale e parziale, la nefroureterectomia radicale, la cistectomia radicale) che ricostruttivi (come la pieloplastica per l’ostruzione urinaria, le stenosi dell’uretere a qualsiasi livello, la colposacropessi, il reimpianto vescico-ureterale). L’aumento della precisione chirurgica ha portato incontestabilmente a minori traumi per i pazienti, riduzione dei rischi di infezione, minore sanguinamento, un periodo post-operatorio più breve e un ritorno più rapido alle normali attività quotidiane e lavorative.